Pensieri

La teoria del cactus

Quello che vedete in foto sarà il centesimo cactus che mi muore. Voi direte: “Ma come fai a uccidere i cactus?” Giuro, non me la cavo malissimo con le piante, anzi, oserei dire che sono bravina. Ma i miei cactus muoiono tutti di troppo amore. Praticamente gli do troppa acqua, convinta, a mio modo, di fare loro del bene.

Ci scherzo sempre su, perché le mie relazioni finiscono quasi sempre allo stesso modo, do tanto ma non va mai bene. La cosa assurda è che continuo a comprare cactus anche se mi muoiono, continuo a dare tanto anche se non ne vale la pena.

la teoria del cactus

Questo fenomeno in cui più do e più distruggo, che si tratti di piante o di relazioni, l’ho chiamato La teoria del cactus. Si tratta di una sorta di legge per cui più dai e meno ricevi, più tieni a qualcosa e più la perdi. Sicuramente non sono l’unica a soffrirne, probabilmente esisterà qualcun altro che dedica anima e corpo a qualcosa/qualcuno che non lo desidera.

Un mio amico, quando questa estate gli ho esposto la mia teoria del cactus, mi ha detto: “Secondo me non devi cambiare tu il modo in cui ti prendi cura delle piante. Non devi neanche smettere di comprare piante perché ti muoiono i cactus. Devi solo cambiare tipo di pianta. Trovare una pianta che con tutte le tue attenzioni cresca rigogliosa, invece di morire. È evidente che i cactus non fanno per te.”

Bene. Qui oggi mi faccio una promessa. Niente più cactus, non siamo compatibili. Comprerò delle ninfee da affogare in un mix di acqua e attenzioni, per non sbagliare.

Se anche voi avete un problema con le piante che non vi apprezzano abbastanza vi consiglio le piante scortesi del mio amico Johnny. Almeno queste nella loro scortesia risultano simpatiche!

la teoria del cactus

Ps: ma quanto è bella la mia tastiera che imita la macchina da scrivere? Ammetto che il colore non è dei miei preferiti ma ahimè, era disponibile in breve tempo solo questo, e scrivo così tanto ultimamente che la tastiera del mio pc aveva bisogno di essere lasciata un po’ in pace. Vi lascio il link!

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Libri

Cose che ogni book lover vorrebbe (togliendo i libri)

Il mese di gennaio 2020 non è segnato nel mio calendario da nessun articolo. Anche febbraio sta finendo e io mi ero detta che almeno una volta al mese avrei scritto qui sul blog. Che volete farci? I buoni propositi nascono per essere infranti. Purtroppo dovevo dedicarmi un po’ alla tesi del master, la scadenza si avvicina pericolosamente. E con lo stage che mi impegna tutti i giorni, riuscire anche a ritagliarmi un momento per la scrittura personale diventa difficile. Ho cominciato anche a lavorare come copywriter, e quindi sto tutto il giorno a battere le dita sulla tastiera del pc, non riesco proprio a farmi venire voglia e idee per un post a fine giornata. Ma ho già in mente un modo per farmi perdonare. Tra pochi giorni sarà il mio compleanno e, in ordine, in questi casi si pensa: alla compagnia (scarsa visto che è il secondo compleanno-covid), al cibo e ai regali. Ecco, ho preparato una mini lista di cose che ogni book lover vorrebbe (togliendo i libri)! Ma nessuno prenda spunto per me, sono tutte cose che già ho (tranne una che è in programma tra gli acquisti). Pronti a maledirmi, amanti dei libri?

La luce da lettura: che sia a forma di abat jour, o un segnalibro con una lastra trasparente che riesce a illuminare la pagina che state leggendo, farà felice ogni book lover che si rispetti, soprattutto gli insonni.

La tazza book lover: la mia tazza preferita con la definizione di me medesima (e pure la vostra, immagino). Meglio ancora se accompagnata dallo scalda tazza della stessa linea Legami che, attaccandolo a una porta USB, terrà al caldo il vostro tè, caffè, quello che è.

Il fermalibro: no, non ho detto segnalibro. Sto parlando di un aggeggio a forma circolare che poggia su una base. Si può trovare a pochi centesimi in plastica o a qualche euro in più in materiali più pregiati come il legno o il metallo. Serve a tenere aperte entrambe le pagine del libro con una sola mano, infilandoci dentro il pollicione.

Due libri dell’Universale Economica Feltrinelli con la coperta del lettore: io amo questa iniziativa di Feltrinelli. Non perdo mai occasione per regalarmi due libri, e ricevere così in omaggio il plaid con la stampa di una delle tre copertine scelte dall’editore.

L’agenda tascabile per maniaci dei libri: siamo ancora a febbraio, siete in tempo per regalare un’agenda. Quella per maniaci dei libri di Edizioni Clichy è stupenda. Dal colore della copertina, agli interni dedicati agli autori, è letteralmente perfetta. Io l’ho ricevuta per Natale e ne sono stata super felice! Ogni book lover la desidererà ardentemente dopo averla vista.

Un segnalibro particolare: io letteralmente adoro quelli di mybookmark In particolare quelli di Darth Vader e C3-PO perché ho sviluppato un’ossessione per Star Wars. Ma per le ragazze più romantiche ci sono un sacco di soggetti con altri personaggi di film e libri. La caratteristica principale è qualche parte del corpo (che rende riconoscibile il personaggio) che esce dal libro. Dategli un’occhiata!

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Una borsa a forma del libro preferito del book lover: ne ho comprata una da Well Read. Nessun libro viene maltrattato come in altri casi in cui si utilizza la vera copertina del libro, svuotandola del suo contenuto. La borsa è costruita come vengono realizzate le copertine e sono disponibili diversi soggetti classici. La mia di Piccole Donne è senza dubbio la mia borsa preferita.